iCalamari

Escher

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Leonia Reloaded

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– Pape Satàn, pape Satàn aleppe!

Gabbiani del malaugurio, in cerchio anche sull’unico suolo apparentemente mondo al mondo.

Ogni mattina mi alzo, mi stiracchio, spalanco le finestre e butto giù il cuscino. È andata bene. Sotto non c’era nessuno. E adesso… Uhm… Umf… Accosto il letto alla parete, sollevo un bordo del leggerissimo strapunto (ormai l’ho imparato il trucco, entrare nel negozio e chiedere: “Mi dia il più leggero messo in commercio oggi, è per la cervicale”, e invece è perché voglio sbarazzarmene più in fretta) e lo lancio. Ora viene il difficile. La rete e la struttura.

Intanto, ecco la roba dei Vincenzi: letto, comò, lumini, insieme al cane (era un bell’esemplare di carlino, mi dispiace. Bau bau, addio cagnetto effimero), loro sono fissati col legno di quercia. Beati. Intanto perché sono in due ed è molto più facile far precipitare un talamo pesante. Li invidio anche per il loro conto in banca. Ci credo io che si rifanno tutto di marca a ogni nuova alba.

A me, orfana i cui genitori si sono consegnati agli angeli, l’eredità acquisita già non basta più. E a Leonia, come ormai nel resto del pianeta, chi non si può permettere di vivere, lo lasciano crepare.

Toh, suona il telefono, devo prima levargli l’involucro e mettere il nuovo pin… Appena in tempo.

– Sì, sono io la donna in vendita. Non ho esperienza, e sono ancora vergine, ma. D’accordo, arrivo subito. Le raccomando di smaltirmi correttamente dopo l’uso. Non vorrei rischiare di dover usufruire del Servizio Sanitario Nazionale.

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Leonia – Stop motion by CFP BAUER AFOL Milano

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Tag: Anniversario, Italo Calvino, Le Città Invisibili, Legge di Stabilità, Leonia, Racconti, Racconto, Sanità, ssn, Tagli

This entry was posted on 15 ottobre 2013 at 18:56 and is filed under Scrittori, Scrittura e società, Tutte storie!. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.