#MeeToo.
Non c’è molto da aggiungere, se non che la “matrice femminista”, una sorta di marchio che tende ad allontanare chi di femminismo non s’intende, né vuole provare a intendere, è fuorviante.
Ci siamo tutte e tutti dentro, si tratta di noi, dell’umanità che deve progredire.
Tratto d’unione, il blog, raccoglie il testimone e porta avanti una raccolta di testimonianze che sta facendo il giro del mondo. Riconosciamoci, tra i lupi e tra gli agnelli, a volte a ruoli alterni, entriamo in empatia. Proviamo a uscirne.
Oggi parte su questo blog un nuovo progetto, legato al movimento Me too, che ci accompagnerà per diverse settimane e che, ogni lunedì, vedrà la pubblicazione dei racconti – testimonianze di vita vissuta – scritti da donne che hanno subito molestie.
Si tratta di blogger, amiche, amiche di amiche… che ho invitato a uscire dal silenzio per raccontare le loro esperienze in un mondo dove, purtroppo, ancora molti uomini si permettono di cedere ai propri desideri senza tener conto di quelli della donna che li ha suscitati.
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Il Me Too movement esiste già dal 2006. Lo ha fondato negli Stati Uniti Tarana Burke per aiutare donne…
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Tag: Blog, Femminicidio, Femminismo, MeeToo, Stalking, Trattodunione
15 ottobre 2018 alle 13:45 |
Giusta precisazione Francesca. Io la parola femminismo non l’ho neppure usata, proprio perché so che qualcuna ne è infastidita. Ma so anche che se una donna è diffidente verso il femminismo è solo perché non ha ancora abbastanza coscienza della condizione delle donne nel mondo. È solo una questione di tempo, personale e sociale
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15 ottobre 2018 alle 14:55 |
Sottoscrivo, cara Sonia.
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