The Square. Quadrilogia del fato – Bambole

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di Francesca Perinelli

C’erano quelle esposte, mezze vestite e piene di accessori, a lei piaceva guardarle. Soffriva la loro noia, rinchiuse in edicole di cartone, fissate con ganci e scotch sul retro, plastiche e benedicenti, degne di adorazione. Lei le desiderava. Passava e ripassava, a ogni giro di spesa, guardando tra i loro occhi socchiusi. Lei le chiedeva insistente, ricavandone dinieghi vaghi e sordi. E c’era quel biondo dalla bocca rosa a imbuto sotto la frangia innocente, presagio certo di guai. Ormai lo vedeva ovunque, passava di mano in mano. Era il figlio di tutte. Alcune sfrontate arrivavano a cambiargli le fasce vere e proprie, giusto davanti a lei. Un mondo di bambine felici e cuffiette azzurre è un mondo difficile se vivi curva ai suoi margini, piegata dai dolorosi crampi dell’invidia. Lei diventò ossessiva, un senso di ingiustizia si inerpicò dalle unghie a colonizzarle il cervello e crepò la fissità adamantina del fato. Un giorno si ritrovò a guardare da vicino la scatola, lo fece a lungo. Non se lo aspettava. La casa intera, muri, tappeti e occupanti, tenne il fiato sospeso. Perfino stelle e luna smisero di ammiccare. Lui aveva un corredo niveo dai bottoni d’oro e reclamava solo di essere preso tra le braccia. Le chiesero più volte Sei contenta? Lei non rispose. Portò il nuovo giocattolo con sé per qualche giorno, poi lo ripose a prendere polvere nella sua collezione. Qualche anno più tardi, iniziò ad accorgersi di tutte le donne a spasso con i figli, quante ce n’erano. Ogni vagito aumentava la forma concava del suo addome. Vinta dai crampi, puntò i piedi per averne uno suo.

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Una Risposta to “The Square. Quadrilogia del fato – Bambole”

  1. newwhitebear Says:

    una collezionista di bambole che non la rendevano felice.

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