(Cazzo) ero un’editor e non lo sapevo.
Grazie Max, e in bocca al lupo!
Serbatoio di pensieri occasionali
E’ da ieri che provo a scrivere, scrivo e cancello, scrivo e cancello. Perché quelle tre parole che stanno nel titolo del post non avrei mai immaginato di pronunciarle, nella vita. E francamente, ancora adesso mi sembrano un’enormità. Per questo è difficile raccontare. Alla scuola di scrittura mi hanno insegnato che l’essenzialità paga. Che i racconti devono essere semplici, devono descrivere un momento importante della vita del protagonista, che devono iniziare in un certo momento e proseguire con linearità, senza flash back e senza fronzoli. E allora provo a scrivere con semplicità, dall’inizio.
Erano mesi che Iaia me lo diceva, me lo diceva per iscritto, me lo diceva al telefono. Apri un blog, mi diceva. E alla fine l’ho aperto, all’inizio del 2012, e ho iniziato anche a divertirmi. Poi, dopo qualche mese, arriva Halloween. E’ una ricorrenza importante per Iaia, e lei lancia l’idea dei “Racconti intorno al fuoco”…
View original post 866 altre parole
30 novembre 2013 alle 19:51 |
Che maleducata… non si dice “sapevo”… 😀 😀 😀
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30 novembre 2013 alle 19:52 |
La mia è una china discendente ormai.
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30 novembre 2013 alle 19:51 |
E grazie lo dico io a te, amica mia. Davvero di cuore. E crepi, quel lupaccio!
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30 novembre 2013 alle 19:53 |
Basta, smettila o chiamo i Carabinieri! 😀 :-*
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