Questa mi era piaciuta leggendola a suo tempo. Ora mi piace il buon gusto di Simone, che celebra senza gridare, che è giovane ma non sa strafare. Bravo.
Avevamo tre, sei,
sette anni: io, i pazzi,
gli sciancati, i geni del male,
i dolori con due gambe,
gli abitanti della Palestina
e quegli inglesi che tanto strano
sembravano mangiare.
Avevamo poco da prendere
e poco da perdere e tre, sei,
sette anni di vita al massimo.
Eravamo io, una piccola Afrodite
che non sapeva nuotare, i pugili,
i Nazgûl, i santi ancora in vita
e quei soli sulla terra
chiamati donne da tutti.
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