Mi piace l’idea che un discorso interrotto riprenda dalla sua eco. Un’eco poetica, mi piace anche questo. La poesia può molto per alleviarci la fatica dei giorni.
Ho trovato su Nuovi Argomenti un inedito di Damiano Sinfonico, finalista del Premio Rimini 2017.
Strana e accecante la tua frase recente:
si propaga nelle giornate come il rintocco di una campana
con il crescere della distanza si attenua il suo suono
più avanti si farà impercepibile
sarà una vibrazione in qualche area della memoria
dove anche noi saremo estinti.
Tag: Damiano Sinfonico, Poesia
25 Maggio 2017 alle 16:28 |
frasi che restano: saranno mai esistite?
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25 Maggio 2017 alle 23:24 |
È una domanda non banale… non può essere banale la risposta. Vediamo, una frase è una frase è una frase. Se non è mai stata pronunciata esiste? E come fa a restare, codarda voce di un colpevole mutismo? E se nemmeno il segno che la esprime è concreto? È stata mai pensata? O è un parto di chi la riceve? È un’illusione? Un sogno? Un arcobaleno che, un attimo dopo averlo creduto elemento portante del cielo, è già scomparso? Di solito non si risponde a una domanda con altre domande. Ma ricominciamo. Io ricomincio a scavare oltre l’apparenza, la facile congettura, la soluzione in tasca. Indagherei molto volentieri l’origine concreta delle frasi che restano, reali o immaginarie. Non ho tempo di farlo, ma ne ho molta voglia. Quale condizione migliore? Un abbraccio Marta!
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25 Maggio 2017 alle 23:33 |
Questa non è una risposta! È un post esistenziale 🙄
Ciao Francesca
Potrei sbagliare ma ti sento piena di energia e questo al di là di tutto mi fa molto piacere…🌞
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