Sir Pinkerton
interno metro sera d’autunno fuori è già buio dentro luci forti a sedere non in troppi a destra gigante rasato si impegna nel digitare verso un certo Paul a sinistra bionda circospetta risponde qualche volta chiama con note slave di flauto. si resiste. un gruppo di tedeschi le donne senza calze ma con dita dei piedi fanno il verso all’altoparlante i fiati dei maschi variano dallo 0,5% al 20% dipende dal volume non ne risentono troppo eruttano borborigmi scialbi pelli scialbe smuoiono contro l’illuminazione. si resiste e poi no (per noia) schermo applicazioni registratore vocale da voce a testo bottone rosso. gigante non si accorge circospetta forse apporta alla coda dell’occhio ferite superficiali continuando a ignorare ritratta nel canneto torna a frusciare a raso. il telefono accostato al naso giura nulla da registrare (oink)
Theo commerciale voglio mandare a nove per otto mentre moriva mostrano il brano photograph mandare le bambine hanno una fuori dalla tenda un servizio a vostra mamma [qui gigante cambia incrocio delle gambe] Basilica di San Paolo uscita [qui si perde il lato sinistro] la così detta parità di minerale Lazzaro 0 quali stavano basilica cantano e pregano per Valentina [qui si ride ma ancora non si sa perché] Basilica di San Paolo Laura Pausini [qui è dove i tedeschi scendono] Prossima metti fermata mettono la musica non stavi Malcolm dammi un gatto Figlia dove mia sorella mi ha fatto uscire la cosa giusta a Van Nuys NATO mettono massaia Rt Davina [il canneto a sorpresa: hai fatto tutti i compiti?] pronto ad esempio ci sono solo otto Marilyn metti sì, bravì bevi cabina telefonica della radio è un pagano uscita l’ha definita la pallina è Mariano l’acciaio 0 Mariana prego: la menzogna è un maiale [qui si ride molto] anch’io l’amnesia (la fine della noia)
Tag: maiale, Marilyn, Metropolitana, Racconti, Racconto
28 ottobre 2022 alle 20:55 |
bella serata
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