Questa te la voglio raccontare.
Edicola, esterno giorno.
Un anziano: Mi dia l’Avvenire.
Io: Darebbe anche a me un avvenire?
L’anziano mi guarda.
Io: Mi sono svegliata spiritosa, sa.
L’anziano mi fa un cauto sorriso.
Aggiunge: Qui vendono di tutto!
Io: Eh sì, le edicole sono luoghi meravigliosi. No, comunque, mi dia Repubblica per favore.
Anziano: Bè. Allora però siamo distanti.
E sì allontana scuotendo la testa.
Ci resto male. Gli grido dietro: Ma no, in fondo leggiamo entrambi! Facciamo parte di una sparuta minoranza!
17 agosto 2012 alle 16:53 |
Sarebbe una bella scenetta se non lasciasse l’amaro in bocca. Si può essere molto distanti politicamente, ma bisognerebbe saper guardare al futuro assieme, soprattutto mi intristisce lo scuotere la testa. Diciamo che immagino l’altro finale, quello in cui l’anziano si gira, ti sorride e dice “allora oggi ti offro io l’avvenire”, pagandoti un secondo quotidiano da leggere. Immagino che comunque l’avresti sfogliato con curiosità!
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17 agosto 2012 alle 19:43 |
Ma, sì, certamente. Ecco, il punto è questo: perché io trovo che non sia affatto un problema confrontarsi senza doversi necessariamente attaccare briga, mentre dall’altra parte c’è sempre questo gusto a rimarcare le differenze come se le posizioni fossero totalmente inconciliabili. E, tanto per precisare, La Repubblica non è mica questo Oracolo di Delfi, per i miei gusti…
(E poi, sai una cosa? Ho notato che “non ci sono più gli anziani di una volta” 😀 )
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18 agosto 2012 alle 15:14 |
Beh, quello che accade è quello a cui la televisione degli ultimi venti anni ci ha abituato: di qua quelli che la pensano in un modo, di là gli altri, ed il talk show serve solo a decidere chi ha la voce più alta, chi riesce a strappare l’applauso e/o la risata al pubblico appositamente pagato. La conclusione di un dibattito in cui qualcuno si alzasse soddisfatto di aver trovato qualcuno capace di influenzare le proprie opinioni evidentemente non farebbe share. Gli anziani, poi, purtroppo spesso trascorrono molte ore in solitudine davanti alla tv…
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9 febbraio 2013 alle 07:54 |
è prezioso il saluto dell’anziano
mentre il suo bel cane porta a spasso
quando il giorno si chiude piano piano
con il tempo del passo dopo passo
l’educazione quando ci incontriamo
la distinzione nell’umano ammasso
genuino nel metropolitano
il gesto parla naturale e fausto
troppi pensieri e troppo poco amiamo
nel correre alle volte a più non posso
la splendida lentezza ritroviamo
nel sobrio salutare di un anziano
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9 febbraio 2013 alle 08:51 |
Gentilissimo, grazie delle rime e dei pensieri!
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