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Ma ancora:
Plus rien, tu comprends, plus rien ne semble/.
te concerner; alors tu n’es plus/.
au monde, le seul, qui continue/.
sans toi, sans savoir si tu nous manques.
.Niente, lo vedi, niente sembra/.
più riguardarti; così tu/.
non sei più al mondo, il solo, che va avanti/.
senza di te, ignorando se ci manchi.Jean-Charles Vegliante, NEL LUTTO DELLA LUCE, traduzione di Giovanni Raboni, Einaudi, Torino, 2004
Una lacuna della mia insufficiente preparazione, felicemente colmata dai blog ipoetisonovivi e Caponnetto-Poesiaperta. Li ringrazio entrambi: Merci 🙂
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PS: Non ho idea del perché i reblog non prendano modifiche della formattazione. Misteri di WordPress….
Et pourquoi mon amour serait-il un monstre
à faire admirer sous le couvert des mots
qui disent toujours nous ne laisserons pas
mourir ce que tu as aimé une fois?
Mon amour, chacun l’a connu, l’a perdu
dans la misère ordinaire de nos jours,
la houle longue où tous résistent, puis làchent,
la molle saison d’ombres noyées. Il passe
tout près, parfois tout autre, et meurtri profond
comme le vòtre, parlant pour tout le monde.
Jean-Charles Vegliante (Roma), Nel lutto della luce (Einaudi, 2004)
E perché il mio amore dovrebbe essere un mostro
da far ammirare a forza di parole
che dicono e ridicono non lasceremo morire
ciò che un tempo hai amato?
Il mio amore chiunque l’ha conosciuto, l’ha perduto
nella normale miseria dei nostri giorni,
onda lunga dove tutti resistono e poi cedono,
molle stagione d’ombre annegate. Il mio amore passa
molto vicino, molto diverso a volte, ferito…
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Tag: Caponnetto-poesiaperta, Giovanni Raboni, ipoetisonovivi, Jean-Charles Vegliante, Libri, Poesia
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