È autunno, le foglie stringono salde i loro rami.
Vorrei rincorrerle come da bambina, quando il vento alza le gonne della sera.
Rabbrividisco, guardo in basso e so:
se non per la mancanza delle foglie,
tutto mi sembra giusto,
perfino la bambina.
[In questo periodo di poche, pochissime parole, mi viene soltanto voglia di guardare bene.]
6 novembre 2017 alle 12:18 |
Perché “perfino”? Non c’è niente di più giusto di una bambina che gioca…
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6 novembre 2017 alle 12:32 |
Macchese! Insomma, proprio tu non cogli appieno il senso di queste parole? Non ci sono più i blogger di una volta (come le stagioni di una volta, come l’infanzia di una volta. Ci resta di piegare i ricordi al servizio del presente. E fare spazio ai bambini inaspettati, pazienza per la loro perversa genesi).
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6 novembre 2017 alle 12:34 |
Eccerto che lo colgo, ma quel “perfino” sminuisce la bellezza del ritorno al fanciullesco… insomma esci la bambina che è in te, e essi felice di questo!
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