abbiamo iniziato subito a farle fare una serie di esercizi a scopo magico all’interno di un rito, utilizzando le corde per farle capire gli sviluppi d , della sua fisionomia, della sua forma, dei suoi movimenti, rispetto al genere e al tema, e che la claustrofobia dev’essere buttata fuori dalle correnti, dalle tendenze, dalle cose che si scrivono, dai canoni, dagli autori considerati importanti, dagli autori sulla scena, dai maestri a loro volta canonizzati
[la lettura prosegue su Il cucchiaio nell’orecchio]