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E filano e filano, due donne che parlano. Due vecchie duchesse, forse due badesse, probabile fossero state maitresse. Non smettono e intanto si infila (ma mi ha chiesto “Posso?”) è l’uomo che passa e non resta. Sta dentro il mio spazio soltanto per cedere il passo a chi porta ingombri più grandi di sé. Ecco, visto: l’ho perso di vista e lui se n’è andato, filato, allungato. Verso il suo inconoscibile mondo, ma tanto. Qui oltre i sedili marroni di questi vagoni non resta nessuno. È il destino del treno, perfino a Firenze, la bella dei sogni. La guardo sperando che non se ne accorga. Non scendo, qui resto. D’altronde il mio treno ha ripreso ad andare, si scinde da quella banchina, saluta. Firenze risponde, ma è già periferia. Le brutte casupole gialle accompagnano il fischio toccandosi appena le tegole opache. Che giorno di sole a Firenze, e non resto nemmeno stavolta. Che io odiavo Firenze una volta, e ora non so più chi è. Se da Boboli ancora si vede lontano. E neanche so più se ero io la ragazza con il basco per storto che lassù spergiurava “Io qui non ci torno mai più”. Che oggi, piuttosto, se mi vedo filare Firenze davanti, mi struggo.
31 gennaio 2013 alle 12:54 |
ma noo… non dirmi! Anche tu hai ricordi cosi, lassù a Boboli?
Seduti all’ombra sulla destra della scalinata, a contemplare il passare del pomeriggio o il rumore della fontana come fosse musica…
E pensare che Firenze e i fiorentini mi stavano proprio sulle scatole
eppure certi posti valevano la pena
E dover ammettere oggi che invece certi scorci mi si sono impressi fin nelle ossa…e la nostalgia fa dannatamente bene il suo sporco lavoro. Mannaggia.
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31 gennaio 2013 alle 18:29 |
Fino a qualche tempo fa la notte riuscivo a sognare Piazza della Signoria e gli edifici e i monumenti che mi parlavano. Non più, adesso. Dev’essere per via di Renzi 😉
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31 gennaio 2013 alle 20:04 |
ahahahaha…. eh si’… la spiegazione è lampante!
Buonaseraa…sòMatteoRenzi…
Bleaaah!
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31 gennaio 2013 alle 12:57 |
L’ho letto più volte, è di una gradevole levità. Proprio come dovrebero essere i ricordi!
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31 gennaio 2013 alle 12:58 |
Accidenti alla fretta, sorry “dovreBBero”.
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31 gennaio 2013 alle 18:26 |
Che strano tornare sul luogo dei ricordi. Come assassini sul luogo del delitto. Si guardano le cose da lontano e, sì, con levità.
🙂
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31 gennaio 2013 alle 14:48 |
da Boboli?
si vede, si vede…
Boboli è sempre Boboli…
e Firenze, sempre stupenda!
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31 gennaio 2013 alle 18:27 |
Eh, non lo metto in dubbio, tutt’altro…!
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11 febbraio 2013 alle 11:29 |
l’altra notte ho sognato un ricordo
e ricordo di averlo sognato
come un vero ricordo,
come solo un ricordo fa davvero sognare.
questa notte ho sognato un odore
ma non lo so ricordare.
mi ricordo però del sognare il ricordo,
ma non lo so raccontare:
ed è come l’odore, lo scordo.
so soltanto di avere sognato un ricordo.
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12 febbraio 2013 alle 15:47 |
Ineffabile… 🙂
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