Ero in vacanza. Nuotavo, riposavo.
E intanto sorvegliavo le uscite del Sommario su Vibrisse.
Soddisfatta, al rientro vi segnalo anche stavolta:
Si addice agli spericolati, ai folli, ai visitatori in picchiata di montagne avvolti in misere tutine alate, integralmente ricoperte di metallo. Ai suicidi in pectore, ai masochisti estremi, a chi non teme nomi come “scaturigini”, né raccapriccia sentendo parlare di “indeterminazione della psicologia quantistica”. Eusebio Gnirro è qui spietato come mai. (Di fondo, inizio a sospettare, è un perbenista.)
Perfino chi aborrisca gli scherzi di natura non rischia di generare ibridi. L’operazione è sterile, lo spirito poetico, al passo col dendrofilo che sgocciola gli umori nel pineto. Ma guai a eccedere. In calce al testo, il nostro Eusebio dà conto dei rischi e dei pericoli di chi si lascia trasportare troppo in là.
Tecnica che, dove viene applicata, non viene contrastata opponendo questioni etiche di sorta. Eusebio Gnirro stavolta perde forse un minimo del suo ben noto aplomb, davanti al paventato nuovo e abietto sfruttamento coloniale di tradizioni arcaiche e nobili, risalenti alla civiltà atzeca.
Da ultimo, un commento sonoro adeguatamente vizioso. Auguri.
Tag: Auguri, Dendrofilia, Eusebio Gnirro, Keraunophilia, Maialate, Mexican Avalanche, Salvatore Barbara, Turi totore, Vibrisse
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