Raggiungiamo mio fratello sull’Arpège. Era il suo sogno, ora l’ha realizzato. Nessuno può distoglierlo da un obiettivo. La caccia, la conquista, i piani, i costi e poi tanto lavoro per rimetterlo a nuovo. Ora l’Arpège è pronto, giusto in tempo per il nostro periplo dell’isola. È ormeggiato qui, nel vecchio porto di Ponza. È snello ed elegante. Scomodo per ospitare due coppie meno che affiatate. Io sento forte l’intreccio delle mani, mi fido e mi consegno. Non so per gli altri, ma sento che per noi il tempo, dentro quel piccolo guscio, trascorrerà perfetto.
Scesi dall’aliscafo, ci incamminiamo sulla banchina. Andiamo incontro a Lino e Simona, la sua nuova ragazza. Ci presentiamo, e resto senza fiato. Mauro si sgancia da me e le tende la mano, come Simona risponde al gesto, afferra forte la sua. È così bella. Così bella. Così giovane e bella.
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