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Avisfilia (dal Sommario semiesauriente delle maialate – su Vibrisse)

6 giugno 2016

 

Ho l’onore e il piacere di conoscere personalmente Turi Totore (*) e il promettente cadetto Eusebio Gnirro.

Abbiamo bevuto insieme, questo posso dirlo a gran voce, e della pubblicazione su Vibrisse del Sommario semiesauriente delle maialate non posso che sentirmi orgogliosa, quasi fosse un parto della mia stessa penna.

A dispetto del titolo, infatti, il Sommario non limita il campo delle proprie indagini all’ambito delle perversioni sessuali rivolte ai susidiPiuttosto opera una campionatura di quel vasto continente ospitante amori folli e più o meno possibili che taluni (molti più di quanti se ne possa pensare, a giudicare dalla letteratura rintracciabile in materia) nutrono nei confronti di oggetti perlopiù ignari o del tutto indisponibili a ricambiare.

Una campionatura che esclude, necessariamente, ma che, altrettanto, facendo di necessità virtù, oppone alla numerosità finita dei modelli uno scavo preciso e implacabile nel torbido e limaccioso fondo di quel senso ultimo che muove ogni azione macchiata dalla perversione più grave, tanto più grave perché radicata in maniera inscindibile dallo stato umano: l’amore.

Mostrate coraggio, lettori, e tuffate lo sguardo nello specchio di Vibrisse. Troverete riflessa, in una maialata o in un altra, la trave (finora) innominabile che trafigge il vostro occhio. Guardoni.

Oggi tocca all’Avisfilia.

 

*) Il sistema produttivo delle Officine Totore è regolato da una ferrea distribuzione del profitto in base al merito, ovverosia al contributo offerto singolarmente, in termini di qualità e quantità, dai singoli realizzatori dei testi che ne compongono insieme l’ossatura e la struttura organica vitale.

Il progetto è, in sé, un successo. Ciascuno degli autori è insieme mente e braccio, luce e falena, padella e brace, pistone e biella, Presidente e Co.co.co, oste e avventore, frustino e groppone, tuorlo d’uovo e camicia.

E tutti raggiungono altissimi gradi di merito. Ergo, tutti sono felici (ogni anno, ad esempio, portano le proprie famiglie -in media, numerose- in settimana bianca).