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26 luglio 2023

1-2-3 SETTEMBRE TEATRO LITTA (MILANO) TERZO INCONTRO DI ESISTE LA RICERCA

dedicato specificamente all’editoria e alla critica delle scritture sperimentali

tutti gli interessati alle scritture di ricerca e complesse sono invitati a partecipare e a esprimere le proprie opinioni e idee

se desideri intervenire, non esitare!

unisciti a noi per esplorare le nuove frontiere dell’editoria e della critica delle scritture sperimentali!

link & fb per ESISTE LA RICERCA / Editoria (e) critica, Milano, foyer del Teatro Litta, 1-2-3 settembre 2023:

comunicato stampa:
https://www.mtmteatro.it/progetti/esiste-la-ricerca/

ripreso integralmente qui:
https://slowforward.net/2023/07/19/milano-settembre-2023-foyer-del-teatro-litta-esiste-la-ricerca-editoria-e-critica/

+ una annotazione personale di Marco Giovenale:

mg: appunti personali su “esiste la ricerca”

_{L’immagine raffigura una composizione astratta di parole, lettere e segni, assemblati in modo non convenzionale. Questo stile è spesso associato alla sperimentazione linguistica e concettuale, sfidando le convenzioni tradizionali della scrittura e aprendo nuove possibilità espressive.}

Tag:A27, Antonio Syxty, Arcipelago Itaca, Argo, Assemblaggi e sdoppiamenti, Benway Series, Blonk, Chiara Portesine, critica, DeriveApprodi, Editoria, esiste la ricerca, Fallone, glossa, Ifix, il verri, invito, Isabella Tomei, La Camera Verde, Laboratorio, Lorenzo Basile Baldassarre, Manufatti poetici, Marco Giovenale, Marilina Ciaco, Michele Zaffarano, Milano, NEM – Nuova Editrice Magenta, Riccardo Innocenti, ricerca letteraria, scritture sperimentali, Syn _ scritture di ricerca, Teatro Litta, TIC, [dia•foria
Pubblicato su Collaborazioni, Scrittura e società, Segnalazioni, Senza categoria | Leave a Comment »

caro lettore,
avverto che potresti intendere questa pubblicazione come direttamente rivolta a te, o a un altro te, che vedi (o vede) in questo spazio un muro sopra a cui, di volta in volta, si affiggono comunicazioni del tipo di cui al proverbio “parlare a suocera perché nuora intenda” e consimili. non che, talvolta, come in questo caso, la comunicazione non possa essere diretta ed esplicita; questo non è (solo, e a volte) un lit-blog ma uno spazio di libertà e sperimentazione, aperto secondo gradi diversi e imperscrutabili alla lettura e – è capitato – alla partecipazione altrui ma dove le regole vengono stabilite da chi l’ha messo in piedi e lo governa. sono regole strane, non appartengono al mondo concreto o a quello dei social, non seguono né gli scivolamenti sopra le banane gettate in terra da einstein né le evoluzioni aeree dei ciuffi di pelo del gatto quantico, tantomeno i dettati in tema di pubblicazioni editoriali o giornalistiche. non amano i condizionamenti e non ne subiranno.
sconfessando le premesse in epigrafe, ora, così, di punto in bianco, il blog ribadisce la sua estraneità a te, come a qualsivoglia fatto, cosa o essere reale, compresa l’autrice, e afferma la sua natura essenzialmente ipotetica, non assertiva, dissipativa, transitiva, del tutto gratuita e quindi, va da sé, senz’iva. buttalo via.

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