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Il post originale era parte del racconto “Infinito presente”, oggi incluso nella raccolta che porta lo stesso titolo, pubblicata nella collana iCalamari.
“Infinito Presente”, con “Simulare” e “Umami”, è la seconda di tre storie che scivolano una nell’altra; tre personaggi che, dalle concatenazioni realizzate nella circolarità dei loro atti, provano per successive approssimazioni a riappropriarsi del libero arbitrio e a riconoscere e superare colpe e limiti autoimposti.
La trama. Aldo, personaggio centrale del racconto e della trilogia, segnato profondamente nell’infanzia da una tragedia famigliare, nell’estate del 2012 si trova ad uno snodo esistenziale dal quale influenza drammaticamente le vite delle protagoniste dei racconti che precedono e seguono “Infinito Presente”. Incapace di contrastare la pressione sociale e familiare a cui è sottoposto, la sua deriva psicologica evolve in un delirio che trova, come unico argine a contenerlo, la poesia.
[continua]
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Paolo Conte – Fuga all’inglese
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*) Raymond Carver, Errand – The New Yorker, June 1, 1987
**) Antonio Tabucchi, Si sta facendo sempre più tardi Ed. Feltrinelli, 2010; Wim Wenders, Stanotte vorrei parlare con l’angelo – Scritti 1968-1988, Ed.ubulibri, 1994
***) Antonio Tabucchi, racconto “Vagabondaggio” su Dino Campana







